Decisamente, il periodo attuale vede la messa in discussione di molte soluzioni connesse. Dopo il sistema di allarme Qiara, è il turno di Boks e della sua cassetta postale connessa. Una caduta inattesa che rimette ancora una volta in discussione l’affidabilità degli oggetti connessi che si basano interamente sul Cloud. Dalla promessa di una ricezione facilitata dei pacchi alla paura di vedere la propria cassetta postale diventare inoperante da un giorno all’altro, migliaia di utenti si interrogano su come riottenere l’accesso al proprio dispositivo. Tra la necessità di una migrazione a pagamento, la transizione difficile verso la nuova società Boks, e la ricerca di alternative, la questione suscita accesi dibattiti nella comunità dei primi adottanti.
In breve: cosa ricordare del fallimento di Boks ?
- Boks ha rivoluzionato la ricezione dei pacchi con la sua cassetta connessa, ma la società storica è fallita alla fine del 2024.
- Il servizio software rischia di interrompersi definitivamente se la riattivazione tramite migrazione verso la nuova società non viene effettuata.
- È richiesto un pagamento una tantum per finanziare l’aggiornamento delle infrastrutture (manutenzione, server, sicurezza).
- Reazioni contrastanti : tra stanchezza di fronte alla dipendenza dal Cloud, rabbia degli utenti e promesse del fondatore.
- Emergono soluzioni alternative : gruppi di supporto, cassette postali in acquisto o fabbricazione fai da te.
Boks : la cassetta postale connessa che aveva rivoluzionato il settore
Nel 2019, la società Boks si era impegnata a trasformare la vita quotidiana di coloro che si trovavano di fronte all’inferno delle consegne mancate. In quanto uno dei primi tester, il sistema mi ha permesso di ricevere numerosi pacchi e corrispondenza senza dover essere fisicamente presente, grazie a una cassetta intelligente controllata da Bluetooth o a distanza tramite l’app mobile. Boks, con il suo BoksTAG sicuro, è diventato uno strumento apprezzato da famiglie e professionisti che ricevono ordini online.

Il genio della tecnologia Boks risiedeva nella semplicità : un corriere poteva aprire la cassetta in qualsiasi momento usando un codice temporaneo generato su richiesta, mentre il proprietario rimaneva padrone degli accessi. L’app consentiva la gestione delle notifiche, la generazione di codici unici e la consultazione della cronologia delle consegne. Nel frattempo, la connessione permanente al Cloud offre una sincronizzazione fluida e rapida degli utenti e dei permessi.
- Sicurezza aumentata per le consegne tramite codice usa e getta.
- Gestione condivisa tra membri della famiglia o collaboratori.
- Integrazione con i principali servizi di consegna.
Innovazione di Boks ha rapidamente conquistato gli operatori della consegna e i consumatori nomadi, posizionando la società all’avanguardia degli oggetti connessi francesi.
Fallimento di Boks : cronologia, cause e conseguenze per gli utenti
L’anno 2024 ha purtroppo sconvolto l’ecosistema Boks. Dopo aver attirato investitori e media, la società che ha dato origine a Boks, colpita da un disimpegno improvviso del suo principale investitore, è stata costretta a entrare in liquidazione giudiziaria. Il ritiro di questo sostegno finanziario, combinato con un contesto competitivo crescente, ha accelerato la caduta di Boks mentre diverse migliaia di utenti dipendevano quotidianamente dalle sue infrastrutture.
Già a metà novembre, l’annuncio della liquidazione ha messo fine alle speranze di continuità. Mancando mezzi, il software originario e i server che ospitavano la gestione dei diritti di accesso sono stati giudicati non viabili. Per i clienti, ciò ha significato malfunzionamenti progressivi, poi la minaccia molto concreta di una perdita definitiva dell’uso della loro cassetta postale.
- Interruzione programmata dell’applicazione originale.
- Incertezza sulla manutenzione e sulla sicurezza dei dati.
- Difficoltà nel contattare un servizio clienti, poiché la società è stata giuridicamente dissolta.
Migrazione verso la nuova Boks : modalità, costi e guida alla riattivazione
A seguito della liquidazione, una nuova società portante lo stesso nome è nata sotto l’impulso del fondatore, Adrien Oksman, supportato da diversi ex dipendenti. Tecnologicamente e giuridicamente distinta, offre ai vecchi clienti un’offerta di migrazione per riattivazione del servizio : le attrezzature esistenti devono essere collegate alle nuove infrastrutture, ora gestite da zero.

La società insiste sulla necessità assoluta di una partecipazione finanziaria, fissata a 119 €, richiesta in un’unica soluzione (con il codice BOKSISBACK, la vostra partecipazione viene ridotta a 99 €). Secondo il fondatore, questa procedura mira a coprire i costi legati alla rimessa in funzione dei server, alla manutenzione del software, al supporto e alla sicurezza degli accessi. Questo pagamento condiziona l’accesso al servizio, ma non è obbligatorio : la riattivazione riguarda solo i clienti che desiderano riavviare il proprio dispositivo, poiché le cassette non funzioneranno più altrimenti.
- Partecipazione unica, non ricorrente.
- Riattribuzione del conto alla nuova società.
- Tempistiche di 3-7 giorni annunciate per la rimessa in servizio dopo l’iscrizione.
La procedura dettagliata comprende la verifica dell’identità del proprietario, la reinscrizione della cassetta all’interno delle nuove infrastrutture, e la riconfigurazione degli accessi di sicurezza sull’app. Alla fine del percorso, una verifica della comunicazione tramite Bluetooth permetterà di garantire il controllo in loco in caso di guasto dell’accesso remoto.
La sfida per la nuova società è chiara : rassicurare una base di utenti disorientati mentre si cerca di garantire un modello economico sostenibile per assicurare la manutenzione duratura del servizio.
Utenti molto divisi
Sui social e nei forum, la frustrazione degli utenti si è subito fatta sentire. Molti contestano la legittimità di un nuovo pagamento per riottenere un servizio già pagato al momento dell’acquisto della cassetta, il cui costo era già “premium”. Discussioni su Dealabs o nei gruppi Facebook mettono in luce un sentimento di ingiustizia, ma anche testimonianze di clienti pronti a “giocare il gioco” per evitare di perdere definitivamente l’accesso al proprio dispositivo.
Di fronte al malcontento, il fondatore ha pubblicato diversi messaggi per disinnescare le accuse di opportunismo. Assicura l’unicità di questa partecipazione, difendendo di non trarne un profitto ingiustificato; i costi sono legati, secondo lui, alla sicurezza dei dati e alla riattivazione delle infrastrutture. Un piano prevede lo sviluppo di una modalità di emergenza locale futura, per ridurre la dipendenza dai server remoti, il che permetterebbe di liberarsi una volta per tutte di questo tipo di problemi.
Il rischio di obsolescenza degli oggetti connessi basati sul Cloud
La questione Boks mette in luce un punto cieco degli oggetti connessi, che abbiamo già affrontato numerose volte sul sito : il loro futuro dipende totalmente dalla sostenibilità della società e delle sue infrastrutture Cloud. Come altri prodotti Smart Home, un fallimento, un’interruzione del servizio o un semplice cambiamento strategico possono rendere un investimento inoperante.
Molti utenti Boks temono oggi di rivivere questa situazione se la nuova società non riesce a rendere il dispositivo autonomo. Infatti, se il fallimento è avvenuto una volta, quali sono le garanzie che ciò non si ripeta?
- Dipendenza estrema dal corretto funzionamento dei server remoti.
- Rischio elevato in caso di interruzione di Internet o cessazione del fornitore.
Torniamo a una questione di buon senso : dobbiamo accettare che un oggetto costoso diventi “inutile” a causa di un’infrastruttura al di fuori del proprio controllo ? La situazione di Boks invita a vigilare sulle scelte tecnologiche degli anni futuri.
Soluzioni alternative : cassette postali in acquisto o fai da te
Di fronte ai problemi di Boks, diversi utenti decidono di migrare verso cassette postali concorrenti o di costruire una propria soluzione autonoma. Modelli standard, senza connettività o con programmazione locale, sono offerti sul mercato a costi che variano dal semplice al triplo.
Tra le soluzioni, si possono citare:
- la possibilità di continuare a utilizzare la propria Boks se si sono annotati i codici permanenti. Grazie a questi codici, sempre funzionali senza alcuna app mobile, è ancora possibile comunicare uno al corriere e utilizzarne uno per aprire la propria Boks. È ciò che faccio personalmente. Si perde il lato connesso e le notifiche, ma la consegna rimane possibile.
- stessa cosa con il BoksTag, che continua a funzionare anche senza applicazione
- è altresì possibile sostituire il cilindro della Boks con un modello omologato dalla Posta, in modo che i corrieri possano aprirlo meccanicamente, come qualsiasi cassetta postale classica. Si perde certamente la sicurezza dei codici e il lato connesso, ma la ricezione dei pacchi può continuare. Si tratta qui di un sistema meccanico 100% autonomo.
Per altri, la scelta è stata quella di spendere di nuovo, ma per passare a un’altra soluzione, come ad esempio questo modello:
Infine, altri hanno semplicemente preferito ignorare la parte connessa e tornare a una cassetta postale meccanica e totalmente autonoma:
Una scelta difficile, tanto più quando si è costruito un muro o tagliato una recinzione attorno alla Boks: è necessario riuscire a trovare un modello delle stesse dimensioni…

Ad oggi, la domanda si pone per ogni possesso di un oggetto connesso : è meglio privilegiare l’innovazione – a rischio di perdere tutto – o la resilienza a costo di tornare alla semplicità ? Il vostro parere?




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