Il Realme GT7 arriva, e non ci gireremo intorno: tutti aspettavano la famosa batteria da 7 000mAh e la promessa di uno smartphone che non chiede pietà né a mezzogiorno, né a mezzanotte! Questo GT7, come il suo falso gemello realme GT7T, non arriva chiaramente a mani vuote: tra uno schermo che esplode i contatori di luminosità, un’IA alla moda gaming e foto, e prestazioni che flirtano senza vergogna con il top di gamma… C’è da sognare. Allora, maratoneta o velocista? E se, alla fine, potessimo avere tutto?
Unboxing dei Realme GT7 & GT7T
Si sente che Realme ha voluto curare l’esperienza fin dal primo contatto. Noteremo anche il piccolo logo AI nell’angolo, che, come vedremo, sarà onnipresente in queste edizioni.

All’apertura, scopriamo lo smartphone avvolto in una sottile protezione plastica, posato su uno sfondo sobrio, senza fronzoli, che respira semplicità ma anche robustezza. Niente gadget inutili, ma un’organizzazione intelligente: il cavo USB-C 3.1, così come una custodia in silicone leggera ma efficace, pronta a proteggere il GT7 (o il GT7T, naturalmente) dagli imprevisti quotidiani senza appesantirlo troppo.

Il design del GT7 si distingue per la sua sobrietà controllata. Il retro opaco in grafene IceSense offre una sensazione tattile inedita, fresca al tatto, quasi morbida. Dettaglio interessante: grazie a questo materiale, addio alle brutte impronte digitali che invadono il retro degli altri smartphone :)

Le colorazioni blu glaciale e nero opaco si impongono con classe: né troppo sgargianti, né troppo spente. Si nota immediatamente la presenza del modulo fotocamera in alto, leggermente sporgente, che conferisce all’insieme un aspetto tecnico, quasi fatto per durare. Qui non abbiamo il bling-bling appariscente, ma una scelta seria.

Per quanto riguarda le dimensioni, si sente che la batteria da 7 000mAh non si è dimenticata. Il GT7, con i suoi 207 grammi, è ben palpabile in mano, né troppo pesante né troppo leggero, con bordi arrotondati che facilitano la presa; Un equilibrio tra robustezza e comfort quotidiano. Eppure, nonostante questa dimensione, Realme ha fatto in modo di rimanere entro limiti ragionevoli (16,2 cm di altezza per 7,6 cm di larghezza e 0,8 cm di spessore).

In questo, il GT7T segue quasi la stessa ricetta, tranne che è un po’ più spesso, prova degli aggiustamenti interni fatti per proporre una versione leggermente più accessibile senza sacrificare la qualità.
Il retro del realme GT7T ricevuto in prova è in pelle vegana gialla, attraversato da una striscia nera, che riprende lo stile delle piste di corsa. La texture offre una sensazione molto piacevole anche in mano. Personalmente, mi piace molto questo design! È un peccato infatti fornire una protezione in silicone nera per proteggerlo, che nasconde completamente il bel retro. Una custodia trasparente sarebbe stata più saggia.


Lo schermo non delude nemmeno per un secondo: un pannello AMOLED LTPO da 6,78 pollici, Full HD+, con un picco di luminosità che raggiunge i 6.000 nits. Sì, avete letto bene! In uso normale, bisogna davvero trovarsi sotto un sole cocente per godere di questa massima luminosità, ma questa capacità è un argomento di peso per gli esploratori o per chi ama guardare le proprie serie in condizioni di alta luminosità. Il bordo è piuttosto sottile, e il vetro Gorilla Glass Victus 2 assicura una protezione ottimale. Per il touch, la frequenza adattiva a 120Hz offre una fluidità eccezionale, perfetta sia per il gaming che per uno scroll senza intoppi.

Si nota anche la scomparsa del jack, che, sebbene ritenuto un peccato da alcuni puristi (compreso me!), tende a diventare la norma in queste gamme. Fortunatamente, il suono stereo degli altoparlanti è potente, chiaro e spazialmente ben gestito, il che compensa ampiamente per ascoltare musica o guardare i propri contenuti preferiti senza cuffie. La certificazione IP69, inoltre, rassicura immediatamente sulla robustezza contro acqua e polvere. Ottimo per chi porta il proprio smartphone ovunque, anche in spiaggia o sotto una pioggia battente.
Insomma, la prima impressione è quella di uno smartphone progettato per durare nel tempo, elegante, robusto e pratico. Non è solo un gadget in più, ma uno strumento costruito per la vita reale. Una vera boccata d’aria fresca in un mercato a volte troppo standardizzato.

Il GT7T, dal canto suo, riprende naturalmente l’essenza di questa qualità costruttiva, con alcune concessioni dovute al suo posizionamento più accessibile: un leggero peso in più e uno spessore che guadagna un millimetro o due, ma mantenendo una presa confortevole. Lo schermo resta lo stesso gioiello luminoso, rendendolo un’ottima scelta per chi vuole l’essenziale al top, senza spingersi verso le prestazioni estreme offerte dal suo “grande fratello”.
All’uscita dalla scatola, il riscontro è chiaro: Realme ha lavorato sul suo imballaggio e sulle sue rifiniture per offrire un prodotto che soddisfa sia la vista che il tatto, con quel genere di piccoli dettagli che fanno tutta la differenza nell’uso quotidiano. Si ha voglia di prenderlo, guardarlo, utilizzarlo senza indugi. E questo è già un ottimo inizio.
Configurazione e scoperta: due filosofie, un’esperienza fluida
A malapena avviato, il Realme GT7 ti catapulta immediatamente nel vivo con la sua interfaccia Realme UI 6 fresca di Android 15. L’installazione iniziale scorre via liscia, tra la configurazione del Wi-Fi, il ripristino da un backup Google (o dal vecchio smartphone, grazie al trasferimento rapido tramite QuickStart), la gestione degli account e, punto apprezzabile, una pulizia piuttosto semplice riguardo le applicazioni preinstallate. Qui, non c’è la sensazione di essere invasi dai bloatware (alcune app partner, ma ci liberiamo di esse in pochi tap senza rimpianto), e soprattutto, gli aggiornamenti di sistema avvengono sin da subito in background, per non rovinare la scoperta con schermi di attesa interminabili (raro e apprezzabile).

Questo, per quanto riguarda la logistica. Ma la vera felicità è la sensazione di fluidità. Il GT7 sfodera il suo Dimensity 9400e, un chip Mediatek di alta gamma che letteralmente fa volare tutto. Nella pratica, è semplice: va come una scheggia in ogni situazione! Multitasking, editing di video 4K al volo, navigazione GPS nelle strade anguste di Orléans, o (sia onesti) una sessione di Call of Duty Mobile che si protrae sotto le coperte, nulla rallenta. Anche attivando la modalità GT, attivabile con uno swipe, si sente la macchina prendere un gran bel boost (si scalda un po’, ma il retro in grafene IceSense tempera l’aumento di temperatura). È l’esempio tipico di uno smartphone su cui si può contare, anche dopo una giornata a destreggiarsi tra ritocco foto, social media e monitoraggio domotico.
La gestione delle notifiche e della personalizzazione raggiunge anche la perfezione: schermo Always-on super reattivo e personalizzabile (si può persino visualizzare una frase divertente o un promemoria), spazio bambini configurabile, gestione dei profili pro/perso divisa, e soprattutto, l’IA onnipresente: suggerimenti per azioni contestuali, AI-translator su qualsiasi schermata o messaggio catturato, creazione di eventi automatici a partire da un’email con un doppio tap sul retro del telefono… Gemini è naturalmente presente. Si sente che Realme sta davvero spingendo l’assistente intelligente ovunque sia pertinente.



La configurazione di rete è solida: Bluetooth 5.4 e Wi-Fi 7 (il massimo per chi ha la fibra e dispositivi recenti!), supporto 5G su tutte le bande, doppia SIM classica (ma niente eSIM sul GT7T, una concessione logica vista la fascia di prezzo).

Il sensore per le impronte digitali sotto lo schermo è sorprendentemente reattivo, e il riconoscimento facciale in 2D fa il suo dovere nel 99% dei casi, anche quando la luminosità cala.
Dettaglio simpatico: al primo avvio, lo smartphone offre una demo guidata delle principali funzioni IA e foto del telefono, che si può saltare ma risulta utile per scoprire l’enorme gamma di impostazioni possibili. Vi consiglio vivamente di seguirla per sfruttare tutto il potenziale di questo smartphone! Ci si ritrova velocemente a giocare con la modalità foto anti-riflesso, a rimuovere in 2 pressioni gli elementi fastidiosi in uno scatto, o a testare le notifiche intelligenti durante una videochiamata (tips: l’IA silenzia le notifiche fastidiose, un vero vantaggio in riunione…).
Il GT7T non sfigura nemmeno in questa scoperta: processore Dimensity 8400-Max, meno potente (non progettato per i giochi più esigenti né per la frenesia del multi-app professionale), ma lo smartphone non rallenta mai. Android rimane fluido, il multitasking funziona bene, la navigazione web è piacevole e lo schermo touch è di una reattività sorprendente. I piccoli vantaggi dell’IA sono perfettamente adattati: condivisione dello schermo, spazio bambini, gestione intelligente degli orari (modalità “non disturbare” performante), è pensato per la vita quotidiana di una famiglia connessa… o di un professionista in movimento.

Il regolazione dei profili di colore modificabili al volo, i tweak audio tramite IA, la modularità dell’interfaccia per rimuovere tutto ciò che non si desidera, si sente che si ha a che fare qui con uno smartphone pensato per durare e adattarsi a ogni profilo utente senza stress. Sì, alcuni moduli restano da perfezionare riguardo la traduzione o l’IA Riepilogo, ma per il resto, è difficile fare di più pratico e ricco a questo livello di prezzo.
In sintesi, la configurazione e la scoperta su Realme GT7 (come GT7T) sono molto soddisfacenti. Tutto è pronto all’uso, personalizzabile, e pensato per chi ama smanettare… ma anche per coloro che vogliono solo che funzioni, in fretta e bene, con il minimo sforzo. Cosa chiedere di più?
Il mio feedback d’uso: autonomia, qualità foto e vita quotidiana
L’avventura è cominciata per me durante un soggiorno sulla costa bretone, dove il Realme GT7 si è istantaneamente trasformato in un compagno di viaggio. Prima osservazione, non da poco: l’autonomia. Sono riuscito a resistere senza problemi per tre giorni interi, tra passeggiate sui sentieri granitici, navigazione GPS “al duro” sotto la pioggia e continui scatti in modalità paesaggio. Alla sera, avevo ancora energia per streammare un episodio o due.



La ricarica rapida 120W mi ha salvato in diverse occasioni: un quarto d’ora di ricarica prima di andare al porto, e voilà, il telefono è pronto per una lunga sessione di foto. Non ci si preoccupa davvero più di cercare una presa ovunque, e questo cambia la vita. Ma bisogna avere il caricatore adeguato, ovviamente, dato che, come per la maggior parte dei telefoni oggi, non viene fornito alcun caricatore.

In Bretagna, è difficile non tirare fuori lo smartphone alla minima schiarita. Ho davvero messo alla prova il triplo sensore: paesaggi marini battuti dal vento, viuzze di Morlaix al tramonto, tutto ci passa.

Le modalità IA “Viaggio” e “Paesaggio” si attivano semplicemente e abbelliscono davvero le foto. I colori sono vividi senza essere caricaturali, il dettaglio rimane buono anche sui piani larghi (anche se, in controluce, si nota una leggera perdita di precisione nei dettagli più scuri).

Piccola dritta testata: per le foto in porto, basta un tap per rimuovere i riflessi di una pozzanghera o la recinzione a bordo molo, per far credere a tutti che si ha il caffè meglio posizionato della zona.
Ho percepito una reale evoluzione dell’IA nella gestione delle scene naturali tipicamente bretone: rocce, mare agitato, cielo mutevole, tutti gli elementi sono di solito “bruciati” su telefoni meno capaci; qui, il GT7 riesce quasi sempre a sfuggire a questo problema.

Per i selfie: la fotocamera da 32MP funziona molto bene, con o senza luce, e i video in 4K restano stabili anche mentre si corre sulla sabbia.

Il teleobiettivo fa anche un ottimo lavoro. Esempio qui con uno zoom x2 e x5:



Il segnale 5G ha resistito ovunque sia riuscito a catturarlo, e la connessione Wi-Fi 7 dai genitori è stata ottima, anche in streaming 4K per tutta la famiglia.
La parte audio, spesso trascurata, mi ha un po’ sorpreso (in senso positivo!). Il suono stereo si difende molto bene, anche nelle stanze riverberanti delle case in pietra, sebbene, diciamolo, i bassi non sono paragonabili a quelli di una cassa dedicata. Ma quanto è gradevole avere un vero volume e chiarezza senza cuffie.
Restano i piccoli inconvenienti: se la presa è gradevole, la dimensione e il peso alla fine si fanno quasi ricordare dopo una lunga giornata come reporter amatoriale (beh, in realtà, non sono niente rispetto al mio S24 Ultra che è un vero mattone :p). Avrei anche voluto trovare la ricarica wireless per completare un quadro quasi perfetto e ricaricare facilmente il mio smartphone quando lo posizionavo sul mio sveglia Thomson. Alcune foto in modalità notturna, specialmente durante il famoso fest-noz locale, avrebbero meritato un po’ più di dettagli nei contrasti elevati, anche se, ammettiamolo, la tendenza a sfumare un po’ fa dimenticare molte aberrazioni luminose di un tempo.
Ultimo punto da sottolineare, la robustezza globale. Durante questo piccolo viaggio, il telefono non ha mostrato segni di graffi, nonostante le passeggiate un po’ ovunque in natura e la sabbia. E l’impermeabilità IP69 è seria, soprattutto vicino a un porto di pesca o durante acquazzoni improvvisi.
In una parola? Il Realme GT7 ha brillato in tutti i fronti: foto, autonomia, versatilità e praticità, anche nell’umidità celtica. Un vero esploratore del XXI secolo, testato e approvato sulla terra (molto) bretone.
Conclusione
Questo Realme GT7, francamente, si colloca in una categoria in cui non ci si aspettava. Non perfetto (la mancanza della ricarica wireless, il dimming non così morbido come un Google Pixel, il peso su una tasca sottile), ma un mostro di autonomia, una versatilità per fare tutto e un prezzo ben calibrato rispetto ai suoi concorrenti. Se dovessi scegliere uno smartphone oggi, a meno di 500€, sarebbe senza dubbio lui!
Il GT7T, nella versione alleggerita, farà felici coloro che cercano una grande autonomia, un bel display e un’esperienza Android veloce, senza però cercare prestazioni elevate o fotografie professionali. A partire da 379€, è un ottimo rapporto qualità-prezzo per chi ha un budget più limitato.


