Se il CES ha svelato all’inizio dell’anno dei robot aspirapolvere dotati di bracci, l’IFA ha presentato dei robot aspirapolvere in grado di salire le scale! Con questa piccola rivoluzione tecnica, il settore è in fermento, e c’è da capire perché! In agenda: innovazioni da Anker (Eufy MarsWalker), Dreame (Cyber X) e Mova (Zeus 60), tre soluzioni che stanno rivoluzionando la nascita di una casa su più livelli.
Anker Eufy MarsWalker: la magia del trasportatore di scale
Immaginate una giornata molto impegnativa: l’aspirapolvere termina il soggiorno, riconosce (da solo come un capo) la rampa di scale, sale i gradini e inizia la sua conquista del piano superiore. Non c’è più bisogno di trasportarlo da soli.

Questo è ciò che propone l’Eufy MarsWalker di Anker: si tratta di una piattaforma che prende il suo robot aspirapolvere (l’Omni S2, in particolare) sotto il braccio, o meglio sulle sue cinghie, e lo trasporta con un’inaspettata facilitè da un piano all’altro. Questa piattaforma dotata di quattro bracci indipendenti si adatta a tutti i tipi di gradini (scale dritte, a L o a U) e mappa la tua casa in 3D per pianificare le sue ascese.
Dal punto di vista pratico, il robot aspirapolvere è portato dal MarsWalker, sale di un piano, per poi riprendere tranquillamente il suo lavoro di pulizia. Peccato: le scale non vengono pulite nel tragitto, sarà necessario tenere la scopa a portata di mano se si è maniaci della pulizia. Il MarsWalker sarà lanciato prima negli Stati Uniti nella primavera del 2026, sperando in un arrivo veloce sul mercato europeo.
Dreame Cyber X: il motociclista autonomo
In casa Dreame, il Cyber X riprende lo stesso principio. Con il sistema QuadTrack, il robot aspirapolvere affronta i gradini (fino a 25 cm di altezza!) a una velocità sorprendente di 20 cm/secondo, indipendentemente dalla forma della scala (dritta o a L). È una vera e propria forza tecnologica: un robot che pulisce il piano terra, sale le scale e poi affronta il piano superiore senza aiuto umano. La dimostrazione dal vivo è impressionante! Il tutto, ovviamente, con rilevamento degli ostacoli e mappatura avanzata.
Ci si proietta già in una scena: i bambini rovesciano dei biscotti nella loro stanza al piano superiore, il Cyber X si precipita dopo aver neutralizzato un branco di pecore (di polvere) al piano terra. Felicità! Nessuna data precisa per il lancio, ma Dreame promette di rivelare la versione finale al CES di Las Vegas, per una uscita probabilmente nella primavera del 2026. E il prezzo?
MOVA Zeus 60: l’alleato delle grandi case
Il MOVA Zeus 60 colpisce anch’esso le scale! Presentato come un modulo aggiuntivo, consente ai suoi robot di raggiungere nuove vette (fino a 25 cm di gradino) grazie a un’ingegneria che combina percezione 3D, piattaforma motorizzata e orientamento multi-angolo. Il Zeus 60 sale, per tornare al suo lavoro di pulizia in ogni piano.

Gli utenti non dovranno più trasportare manualmente il loro robot. Una benedizione per chi ha conosciuto la routine “trasporto il mio Roomba tra due poppate”. MOVA si rivolge chiaramente a proprietari di case su più piani dove il robot può muoversi senza interruzione umana. Un vero respiro d’ossigeno per chi odia portare materiale su per le scale.
Mova ha presentato anche un prototipo dotato di pinze, come abbiamo già visto presso Dreame o Roborock. Piccola originalità: le pinze sono stavolta davanti, come un granchio.

Conclusione: la fine degli andirivieni (e dei problemi)
Fino ad ora, uno dei grandi difetti degli robot aspirapolvere risiedeva nella loro incapacità di gestire le scale, sinonimo di una pesante incombenza per le famiglie su più piani. All’IFA 2025, Anker, Dreame e MOVA dimostrano che non è più una fatalità.
Beh, queste piattaforme e moduli non puliscono (ancora) i gradini, sarà necessario continuare a tirare fuori l’aspirapolvere manuale per questo. È un po’ un peccato. Ma celebriamo la bravura tecnica. Dreame e Anker offrono modelli relativamente rapidi. Mova ha optato per un’altra tecnica di salita delle scale, che risulta però estremamente lenta. Ma sono solo i primi modelli, speriamo che ciò evolverà rapidamente. Siamo a un punto di svolta, dove l’innovazione si sposa finalmente con la tranquillità mentale (e forse anche un pizzico di pigrizia pienamente assunta).
Ci sarà poi anche il discorso prezzo, nessun produttore ha ancora comunicato su questo. La tecnologia ha un costo, e questi nuovi dispositivi rischiano di stuzzicare un po’ la carta di credito. C’è una buona possibilità che l’acquisto di un secondo robot aspirapolvere per il piano superiore sia più economico. Ma ancora una volta, siamo solo all’inizio, e questo tipo di funzione certamente si integrerà nativamente nei nuovi robot aspirapolvere nei prossimi anni.


