Test Ecoflow Stream Ultra & AC Pro : l’autonomia elettrica non è mai stata così semplice

Il tema dello stoccaggio energetico residenziale è in pieno boom, e devo ammettere che questo settore è estremamente affascinante! Ogni mese arriva una nuova innovazione per spingere lo stoccaggio di energia sempre più avanti e aiutarci a raggiungere l’autonomia elettrica. Certo, l’intelligenza artificiale gioca un ruolo fondamentale, e la soluzione presentata oggi ne trae naturalmente vantaggio. Questa volta è il turno di Ecoflow, attore di riferimento in questo campo, che ha lanciato due nuove stelle: l’Ecoflow Stream Ultra e l’Ecoflow Stream AC Pro. Due soluzioni che non portano solo un po’ più di stoccaggio fotovoltaico in salotto, ma rischiano di rubare la scena a tutti i vecchi inverter relegati nei ripostigli. Partiamo con la presentazione!

Unboxing dell’Ecoflow Stream Ultra e dell’Ecoflow Stream AC Pro

Conoscete quella piccola emozione all’apertura di un pacco hi-tech?

Qui, è chiaro che ci si aspetta. Le scatole dell’Ecoflow Stream Ultra e Stream AC Pro, abbastanza massicce ma ben protette, ispirano già fiducia sin dal primo contatto. Niente fronzoli, solo compartimenti ben pensati e un’organizzazione precisa.

Primo passo, scopriamo LA stella: la batteria stessa. E qui, sorpresa, l’ingombro è decisamente meno imponente di quanto le foto facessero presagire.

La Stream Ultra e la Stream AC Pro sono progettate su una base verticale, con una silhouette slanciata. Un design completamente diverso da quello a cui ci aveva abituato il produttore, ma che permette di occupare meno spazio a terra.

Mostrano chiaramente un design industriale ma discreto, con finiture in plastica opaca di ottima qualità, arricchite da tocchi metallici.

È robusta, è pesante (oltre 20 kg ciascuna), ma la presa in mano è comoda grazie a maniglie ergonomiche integrate, ben larghe, posizionate agli angoli superiori. Utile quando si vuole spostare il dispositivo dal soggiorno al locale tecnico senza farsi male alla schiena.

Le dimensioni rimangono sorprendentemente compatte: circa 45,8 cm di altezza per meno di 29 cm di profondità su Ultra, facilmente collocabile sotto un piano di lavoro o in un ripostiglio moderno, anche se, diciamolo chiaramente, si ha comunque voglia di esporla un minimo per farsi notare dagli amici appassionati di tecnologia.

Di fronte, predominano sobrieta: una larga barra di stato a LED (il famoso “stato in 3 colpi d’occhio”!), ultra leggibile, che indica la carica, il flusso di energia e vari allerta. Le connessioni sono tutte raggruppate, perfettamente identificate per evitare malfunzionamenti, con una copertura o un sistema di chiusura sulle prese AC per maggiore sicurezza.

Parlando di connettività, l’Ecoflow Stream Ultra è sorprendente. Si trovano:

  • Due prese di corrente di tipo E/F con protezione per i bambini, integrate comodamente nella facciata, con spazio sufficiente per spine angolate o voluminose.
  • Un ingresso solare dedicato, che può accogliere fino a quattro collegamenti indipendenti (con connettori ben identificati e bloccabili).
  • Una presa di corrente tramite un cavo proprietario, per l’iniezione dell’energia nella casa
  • Un interruttore generale, con un click ben deciso, come piace a noi (impossibile non notarlo al buio durante un blackout).

La Stream AC Pro, da parte sua, riprende esattamente la struttura e il design dell’Ultra, con, nota sottile, l’assenza di ingressi solari. Al suo posto, troviamo una presa di corrente rinforzata per la ricarica e una porta di espansione prevista per l’interconnessione di altre batterie Ecoflow o per la connessione a un ecosistema di terze parti. Il resto è identico: stesse prese, stessa barra LED, stessa accessibilità.

All’interno della scatola, Ecoflow non ha lesinato sugli accessori. Ogni scatola contiene:

  • Un set completo di cavi: robusto cavo di alimentazione (sovradimensionato rispetto al consumo reale), prolunga adeguata e cavo di messa a terra.
  • Un kit di fissaggio a muro o a terra, con viti e tasselli (se siete del tipo che desidera fissare la batteria come un termosifone, Ecoflow ha pensato a tutto).
  • Un manuale multilingue superbamente illustrato. Menzione speciale per gli schemi di connessione, leggibili da tutti, anche di lunedì mattina.

Sul retro, si nota la presenza di più alette di raffreddamento, perfettamente integrate. L’assenza di ventilazione meccanica rumorosa, sostituita qui da un sistema passivo, è subito percepibile una volta accesa: siamo in totale silenzio, anche quando si spinge la batteria ai suoi limiti.

Un piccolo dettaglio: la presenza di gommini antiscivolo, ampi e solidi, assicura una stabilità molto buona all’insieme, utile quando il pavimento non è perfettamente piano o durante manovre un po’ brusche.

Per quanto riguarda il branding, i loghi Ecoflow sono applicati discretamente su entrambi i modelli, senza un effetto “grande pubblicità”, ma giusto quello che serve per mostrare l’orgoglio di una tecnologia premium.

In breve, aprendo le Stream Ultra e AC Pro, si percepisce immediatamente la cura prestata a ogni dettaglio, dagli accessori di qualità professionale al design generale pensato per l’utente che vuole collegare, spostare, installare, il tutto senza porsi mille domande. Ecoflow colpisce duro in questo aspetto: non si tratta solo di una batteria, ma di un oggetto che si espone e si manovra con piacere. Personalmente adoro questo cambio di design!

Confronto tecnico e differenze tra l’Ecoflow Stream Ultra e AC Pro

Sotto il cofano, entrambe le batterie giocano la carta del duello molto serrato. Entrambe adottano la chimica LiFePO4 (LFP per gli amici), garanzia di longevità (almeno 6.000 cicli con il 70% di capacità residua). Sono entrambe dotate di un inverter ibrido da 1.200W per alimentare due prese AC, ma è sulle entrate e sulla flessibilità solare che l’Ecoflow Stream Ultra prende il vantaggio.

La Stream Ultra propone quattro ingressi solari MPPT, per gestire fino a 2.000W di pannelli fotovoltaici (4x500W). Può anche salire a 3.200W di ingresso tramite microinverter compatibili. L’AC Pro, invece, non gestisce l’ingresso solare diretto: funge da modulo di espansione, ideale se si vuole aumentare la capacità in rete o se i pannelli solari hanno già il proprio microinverter integrato. Per quanto riguarda le applicazioni pratiche: combinando fino a sei batterie (AC Pro o Ultra), si arriva a 11,52kWh di stoccaggio e a una potenza cumulata che inizia a far venire sudori freddi alla tua bolletta dell’energia elettrica.

Va notato che entrambi i modelli offrono una funzione di auto-boost, per salire temporaneamente fino a 2.300W in uscita senza far saltare il contatore. Perfetto per il picco di avvio di una pompa di calore o il colpo di accelerazione di un aspirapolvere ribelle.

Tabelle sintetiche delle caratteristiche principali

ModelloCapacitàIngressi solariPotenza AC continuaPotenza AC piccoPesoDimensioniIndice di protezioneGaranzia
Ecoflow Stream Ultra1,92kWh4 x 500W (MPPT)1.200W (2x AC)2.300W23kg255x458x284mmIP6510 anni
Ecoflow Stream AC Pro1,92kWhNessuna1.200W (2x AC)2.300W21.5kg255x458x254mmIP6510 anni

Configurazione delle Ecoflow Stream Ultra e Ecoflow Stream AC Pro

Entriamo qui nella parte facile. Onestamente, per chi è abituato a districarsi tra router Wi-Fi ribelli e moduli domotici, la configurazione delle Ecoflow Stream Ultra e Stream AC Pro è una passeggiata… Ma tranquilli, per gli altri non sarà molto difficile nemmeno. Ecoflow ha davvero pensato i suoi prodotti per il grande pubblico.

Non appena si installa la batteria nella sua posizione (soggiorno, ripostiglio o nascosta sulla terrazza), basta afferrare uno smartphone e avviare l’applicazione Ecoflow. Lì, grande sorpresa: la rilevazione automatica avviene via Bluetooth se la batteria è alimentata.

Si inserisce il Wi-Fi a cui collegarsi (a 2,4Ghz), si dà loro un nome, si collocano in una stanza (o installazione) e si procedere con eventuali aggiornamenti.

In meno di un minuto, entrambi i modelli appaiono nell’app, con tutte le caratteristiche a portata di clic: stato di carica, flusso di energia, storico, impostazioni avanzate.

Il collegamento della Stream Ultra inizia con il raccordo dei pannelli solari. I connettori solari MPPT sono chiaramente identificati.

Spina maschio, spina femmina, clic, impossibile sbagliare. I terminali sono protetti da coperture flessibili: zero rischi di combinare male, anche se si maneggiano i cavi con mani da boscaiolo. Si possono utilizzare fino a quattro pannelli, in orientamento singolo o multiplo, per una flessibilità ottimale. Poi, la presa di corrente: si collega come un qualsiasi apparecchio elettrodomestico. Nulla di complicato.

Per quanto riguarda la Stream AC Pro, domina la modalità plug-and-play. Si prende il cavo di rete, lo si collega a una presa domestica e voilà, la batteria è già operativa. Nessun collegamento solare da prevedere! Qui, l’accento è posto sulla massima semplicità per chi vuole solo godere dello stoccaggio e del rilascio di carica senza modificare la propria installazione esistente. Onestamente, è il sogno per l’utente che non desidera toccare i pannelli né calcolare manualmente le tensioni.

All’avvio, l’applicazione richiede di selezionare la modalità d’uso: c’è il classico “stoccaggio e restituzione automatica” per godere appieno dell’autoconsumo, ma anche la gestione intelligente in base agli orari, al meteo o persino al prezzo del kWh (l’app comunica con il mercato elettrico Nord Pool o Epex Spot per caricare/scaricare nel miglior momento se lo si desidera). Si possono anche creare scenari personalizzati, ad esempio per non scaricare la batteria solo tra le 18:00 e le 22:00, o per attivarsi solo nei giorni in cui il meteo promette sole.

Certo, ritroviamo la gestione automatica tramite il contatore Ecoflow, o Shelly, come abbiamo già visto in prove precedenti. Questo apparecchio consente di rilevare automaticamente il consumo o la sovrapproduzione di elettricità, che consente quindi al sistema Ecoflow di adattarsi di conseguenza.

L’app è ricca di piccole opzioni che fanno la differenza: impostare una soglia di sicurezza per non scendere mai sotto il 20% (super utile per mantenere una riserva, come alimentare il frigorifero in caso di blackout), attivare/disattivare la funzione “auto-boost” per lanciare un picco di 2300W su apparecchi energivori, o persino controllare a distanza cosa succede a casa quando si è in giro. E naturalmente è possibile ricevere notifiche push per ogni evento chiave (inizio carica, passaggio in backup, picchi di consumo…).

La buona sorpresa è che tutta questa configurazione rimane ludica: non si ha mai l’impressione di dover conseguire un diploma di ingegnere in energia rinnovabile per mettere in funzione il sistema. Per coloro che amano spingere al massimo il lato dell’ottimizzazione, il modulo IA Oasis (opzionale e a pagamento, certo, a 69€ all’anno, ma con 3 mesi offerti per testare) si basa sulle previsioni meteorologiche, sui consumi previsti e sulle tariffe dinamiche per regolare in tempo reale la ricarica/scarica. Con questo modulo, ci si sente un po’ come il direttore d’orchestra invisibile dei flussi elettrici domestici!

Bisogno di andare ancora oltre? La configurazione multi-batteria (fino a 6 unità collegate in serie) si fa in pochi minuti: l’app offre una guida passo-passo per abbinare i moduli aggiuntivi, gestire la loro priorità di carica e bilanciare i flussi tra le diverse Stream. E l’interfaccia è francamente intuitiva: un cruscotto permette di visualizzare tutto a colpo d’occhio, con la possibilità di agire su ogni batteria singolarmente. Utile quando una sola batteria alimenta la cantina e l’altra si dedica all’ufficio, per esempio.

Ultimo dettaglio, ma non meno importante: l’aggiornamento software. Entrambe le batterie ricevono frequentemente aggiornamenti per correggere bug o aggiungere nuove funzionalità; tutto ciò avviene “over the air”, in Wi-Fi, senza alcun cavo da collegare.

In breve, dalla prima connessione alla configurazione avanzata, la configurazione delle Ecoflow Stream Ultra e Stream AC Pro è una passeggiata che invoglia a esplorare ogni angolo dell’app… anche a spendere un po’ più di tempo del previsto, solo per il piacere di tenere tutto sotto controllo come un professionista.

Feedback d’uso: la prova dei fatti, a casa e nella vita quotidiana

Per quanto si possano esaminare le schede tecniche e trascorrere ore a leggere test di laboratorio, nulla può sostituire il colpo della vita reale. Si può dire che le Ecoflow Stream Ultra e Stream AC Pro si sono confrontate con tutti gli elementi… e con tutti gli umori familiari! Un piccolo viaggio sul campo, dove i numeri si scontrano con la realtà delle lampadine che scaldano e dei bambini che dimenticano sempre tutte le luci accese.

L’Ecoflow Stream Ultra: la centrale elettrica quotidiana

Ho iniziato forte sin dal primo giorno con la Stream Ultra: collegamento a due pannelli solari da 400W, presa di corrente per la sicurezza, e lavatrice collegata nel contempo. Primo riscontro: la batteria e il suo inverter assorbono senza battere ciglio i colpi di carico di questi apparecchi “insidiosi”, in particolare durante i picchi di avvio. Anche l’asciugatrice, nota per i suoi picchi di potenza, non è riuscita a farla vacillare. Che si tratti di assorbire il surplus solare o di iniettare energia nella casa di sera, tutto si controlla precisamente. E si segue in tempo reale la curva di carica/scarica nell’app, un vero piacere per gli ossessionati delle curve.

Una giornata classica? Presto al mattino, la Stream Ultra, ricaricata durante la notte nel periodo “ore vuote”, inizia ad alimentare la colazione: caffettiera, tostapane, illuminazione, tutta la squadra funziona senza attingere dalla rete. Arriva il mezzogiorno, i pannelli fotovoltaici forniscono abbondante e riempiono la batteria senza alcun problema. La sera, poiché il sole scivola dietro i tetti, la batteria prende il relais per le ricariche: telefoni, bici elettriche, il mini-forno per la pizza… non manca nulla! E se per caso rimane un po’ di carica durante la notte, la Stream Ultra assicura il funzionamento della box e del frigorifero senza battere ciglio.

Dove si distingue chiaramente è nella gestione fine dei flussi e nella modularità: in qualsiasi momento, è possibile decidere se mantenere una riserva, o utilizzare il 100% dello stock per puntare all’autonomia totale. Una domenica, ho spinto il limite: collegando a una presa dedicata, la nostra lavastoviglie è partita simultaneamente con la TV e il mio PC da gaming… e nessun allerta, nessun blackout! Impressionante. Per i più determinati, è sufficiente impilare due, tre o sei batterie, e la casa tiene praticamente l’intera giornata senza fare riferimento alla rete classica (eccetto per il boiler o il condizionatore, ci sono comunque dei limiti).

Stream AC Pro: la soluzione pigra (ma astuta) per catturare ogni watt

Su un balcone, o persino in soggiorno, la Stream AC Pro si fa dimenticare. Collegata semplicemente a una presa del circuito, assorbe dolcemente tutti i surplus derivanti da due microinverter. Nessuna configurazione (altro che le fasce orarie e la riserva di backup da definire nell’app)… Onestamente, è il plug-and-play definitivo, ideale per coloro che vogliono catturare ogni kWh disperso senza dover maneggiare i collegamenti solari ogni mattina all’alba. Hai già una stazione solare Beem On o dei pannelli Sunflower sul balcone? Nessun problema, si collega l’Ecoflow Stream AC Pro a una presa elettrica, e si occupa di recuperare il minimo surplus di produzione per immagazzinarlo e restituitelo in seguito.

Ciò che sorprende è la rapidità della transizione tra rete e batteria. Tipicamente, alla minima variazione di produzione o di consumo, la batteria regola istantaneamente il flusso: che la famiglia accenda il forno o che la produzione solare diminuisca dietro una nuvola, gestisce la transizione senza interruzioni né microinterruzioni, anche per apparecchi sensibili come il computer o la box Internet. Ho volutamente simulato un’interruzione di corrente una sera in cui la batteria era completamente carica: né visto né conosciuto, tutta la zona giorno ha retto la serata in modalità “isola”.

Un altro punto, la gestione multi-batteria offre belle prospettive: in cascata, la capacità sale a 11,52kWh. Si può allora dedicare ogni batteria a un uso specifico: una per il soggiorno, una per l’ufficio, una per la camera del piccolo. L’app consente quindi di destreggiarsi con le priorità, di distribuire la scarica, o di programmare la ricarica quando i prezzi scendono. Perfetto per coloro che amano i prezzi dinamici!

Ambiente, muffe e capricci del meteo: test in condizioni reali

Ho tentato il diavolo ponendo la Stream Ultra per diversi giorni all’esterno (terrazza all’ombra a 5°C al mattino, poi al sole cocente a +32°C nel pomeriggio). Risultato: nessun rallentamento, nessun errore. L’indice IP65 non è lì per decorare: nonostante la polvere, la leggera pioggia e persino un colpo di vento memorabile, la batteria non ha mai vacillato, né mostrato segni di umidità all’interno. Sulla Stream AC Pro, il risultato è altrettanto conclusivo dopo una notte di temporale e poi una giornata polverosa in stile far-west.

Osservazione sulla gestione intelligente: IA Oasis, notifiche, rapporto d’uso

Dove mi sono divertito, è stata la gestione semi-automatica proposta dall’IA Oasis. L’app, una volta abbonata, consente una vera personalizzazione: ricarica prioritaria prima di un picco di calore previsto, svuotamento della batteria non appena la tariffa di acquisto dell’EDF sale, o mantenere una riserva per il frigorifero indispensabile tutta la notte. Ho persino visto passare un rapporto settimanale con il punteggio di autonomia, il tasso di utilizzo solare e suggerimenti per ottimizzare ulteriormente la programmazione.

Le notifiche sono relativamente precise: si sa quando la batteria raggiunge il suo limite basso, quando una ricarica è programmata (o è fallita), e persino quando un evento meteorologico che potrebbe influenzare la produzione si avvicina. Ci si impegna rapidamente nel gioco del “piccolo direttore d’orchestra dell’energia”, cercando di massimizzare l’autonomia e di battere il proprio record di giorni senza attingere un solo kWh dalla rete!

Il bilancio energetico in un mese di utilizzo reale

Due mesi di prova sono sufficienti per farsi un’idea solida. Nel mio caso, la Stream Ultra ha coperto praticamente il 70% del consumo durante il giorno di tutti gli elettrodomestici “escluso il boiler”, grazie al doppio ingresso solare/rete e a una reattività impeccabile. La Stream AC Pro, invece, ha assorbito fino a 2,5 kWh/giorno di surplus, restituiti proprio nel momento in cui la famiglia arrivava affamata all’ora di cena. Risultato: la bolletta dell’elettricità è diminuita, il tasso di autoconsumo supera ampiamente l’80% nei “giorni buoni” (e persino il 95% in primavera!), il tutto senza alcun impatto sul comfort.

I limiti che esistono ancora

Certo, bisogna anche parlare delle frustrazioni. Nonostante la potenza annunciata, non appena si fa un gran uso di due apparecchi molto energivori simultaneamente (forno + lavastoviglie o pompa di calore per esempio), può verificarsi un ritardo di alcuni secondi in cui la batteria si stabilizza a 2300W e darà priorità a uno a scapito dell’altro. È raramente fastidioso, ma è bene saperlo prima di programmare il lavaggio della biancheria e la cottura dell’arrosto contemporaneamente.

L’app Ecoflow svolge bene il suo lavoro per la gestione di base (visualizzazione dei flussi, gestione delle priorità, avvisi vari), ma non è priva di difetti, soprattutto se sei un integratore domotico nell’anima. Avrei dunque desiderato una migliore integrazione con Home Assistant o Jeedom: attualmente, il pilotaggio domotico rimane limitato tramite l’applicazione ufficiale, senza una vera API dichiarata. Per un uso classico, va bene; per il geek domotico, dovranno aspettare (ma non perdiamo la speranza alla luce dei lavori di alcuni!). Infine, il modulo IA non è al suo pieno potenziale senza l’opzione a pagamento, il che può frenare chi è allergico agli abbonamenti.

Tuttavia, per il 98% degli usi comuni, l’app svolge perfettamente la sua missione: avvio automatico, scenari di backup, diagnostica remota… è una gioia (quando si ama controllare il proprio consumo tra un caffè e l’altro). La soluzione è stata pensata per il grande pubblico, si può dire che l’obiettivo è raggiunto!

Robustezza e durata di vita: la tranquillità sotto garanzia

Capacità, potenza, automazione… ma quale la longevità? Entrambi i modelli vantano orgogliosamente i loro 6.000 cicli garantiti al 70% di capacità, e EcoFlow offre una garanzia di 10 anni, il che è piuttosto raro nella categoria. L’IP65, l’abbiamo già notato, consente un’installazione all’aperto senza sudori freddi (balcone, terrazza, locale tecnico, nemmeno paura!). In pratica, durante i test, nessun rallentamento della potenza, nessuna diminuzione della capacità da segnalare nell’intero periodo di valutazione. Ne riparleremo fra 10 anni!

Conclusione

Le Ecoflow Stream sono perfettamente adatte per coloro che vogliono:

  • Ottimizzare ogni watt solare senza bricolage o compromessi estetici;
  • Fare il salto dello stoccaggio senza modificare l’intera installazione elettrica;
  • Controllare la casa “in modalità XXI secolo” dall’app con una vista precisa dei consumi, del meteo e persino della rete;
  • Gestire i picchi di consumo evitando di far esplodere il contatore (o il portafoglio).

All’uso, queste batterie non hanno quindi rivoluzionato la mia routine energetica… l’hanno fluidificata completamente. Si passa dal calcolo di redditività astratto alla soddisfazione concreta: vedere l’app visualizzare “autonomia totale, 0 kWh riacquistati dalla rete” non ha prezzo. Bisogna viverlo per realizzare come la tecnologia possa, a volte, davvero cambiare le dinamiche quotidiane.

Se dovessi mantenere una sola espressione, opterei per “game changer”. L’Ultra brilla per l’autonomia di un nucleo familiare che vuole massimizzare il suo autoconsumo solare rimanendo flessibile ed evolutivo. L’AC Pro, da parte sua, gioca il ruolo di rinforzo robusto per assorbire il surplus senza chiedere nulla a nessuno. Posizionati su un balcone o in una cantina, modificano la dinamica della gestione energetica residenziale, portando il solare plug-and-play in una nuova era, divertente, efficace e davvero accessibile.

Possiamo quindi smettere di arrabbiarci per l’aumento del kWh e dedicare i risparmi a piaceri più… hi-tech (chissà, perché non un’altra trottinette per i bambini). Ecoflow Stream Ultra ed Ecoflow Stream AC Pro: due soluzioni che finalmente fanno rima con solare, semplicità e serenità.

Queste novità sono disponibili su Amazon, ma anche sul sito ufficiale di Ecoflow, che ha il vantaggio di offrire vari pacchetti con una o più batterie, ma anche pannelli solari se necessario.

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